Nel 1920 il pittore svizzero Paul Klee realizza un’opera destinata a diventare un emblema della storia: Angelus Novus.
Due decenni più tardi il celebre critico letterario Walter Benjamin lo interpretò come l’angelo della storia: trascinato, con le ali spiegate, verso il futuro da una burrasca di vento, ha il volto inorridito perché guarda al passato e alle sue rovine.
Va inesorabilmente verso il futuro, ma di spalle, perché – come ogni essere umano intento a riflettere sul mondo – vede ciò che è stato ma non ciò che sarà.
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