Brand naming: quali procedure seguire per giungere al giusto nome?

In un precedente articolo, abbiamo parlato delle caratteristiche ideali che il nome di un brand dovrebbe avere per risuonare nella mente del pubblico a cui si rivolge. Ma quali procedure seguire per giungere con criterio al nome finale?

Brancolare nel buio non piace a nessuno. Non solo si perde tempo prezioso, ma agendo in maniera disorganizzata si perdono opportunità e si rischia di dimenticarsi qualcosa. Se pensavate che per scegliere il nome del vostro brand fosse sufficiente munirsi di carta e penna e scrivere un elenco di nomi, per poi scremarli fino a scegliere quello definitivo, sbagliavate (almeno parzialmente).

In questo articolo, analizzeremo quindi le procedure da seguire per giungere al nome definitivo per il nostro marchio con criterio e organizzazione.

Step 1 – Definire i propri obiettivi

Per prima cosa, è importante capire quali obiettivi ci prefiggiamo di raggiungere. Cosa vuole comunicare il nostro nome? Ad esempio, nel caso di Docety abbiamo voluto trasmettere l’idea di qualcosa di accademico (docet, come molti di voi sapranno deriva dal latino “insegnare”). A questo vanno aggiunte due considerazioni.

  1. La Y sta per “you”, come a suggerire che il punto focale attorno al quale ruota tutta la piattaforma è l’utente.
  2. Docet non è l’infinito di insegnare, bensì la terza persona singolare del presente indicativo. Spesso viene usata in modo colloquiale per indicare che qualcuno sa di cosa parla. Quindi abbiamo voluto inserire nel nome una componente che prendesse un po’ le distanze da quei contenuti prettamente accademici che ad una prima occhiata potrebbero sembrare noiosi e statici

Step 2 – Generare nomi

Questa è la fase del brainstorming. Come vedete, non è l’unica fase da rispettare (v. l’esempio del bigliettino scritto a penna di cui sopra) ma soltanto uno degli step da seguire. Non riflettete troppo ma scrivete tutto ciò che vi viene in mente: in questa fase ogni idea è valida e spontaneità ed istinto sono fondamentali.

Step 3 – Iniziare la scrematura

A questo punto possiamo iniziare a scremare i nomi che non ci convincono. Verranno eliminati i nomi che non rispecchiano l’obiettivo e ogni nome rimasto verrà analizzato utilizzando come chiave di lettura i criteri fondamentali da rispettare per la scelta del nome: significatività, gradevolezza del suono, trasferibilità, adattabilità e possibilità di proteggerli legalmente. Per approfondire il discorso, consultate il nostro articolo a riguardo (https://blog.docety.com/brand-naming-come-scegliere-il-nome-giusto-per-il-proprio-brand/). Il nostro elenco ora dovrebbe risultare decisamente alleggerito: l’ideale è alleggerire fino ad ottenere una lista di circa 5-10 nomi

Step 4 – Analisi da un punto di vista legale

A questo punto, siamo quasi a cavallo. È arrivato il momento di assicurarci che i nomi scelti siamo legalmente ammissibili a livello internazionale. Solitamente questa ricerca è piuttosto costosa quindi conviene concentrarsi sui Paesi principali in modo che le possibilità di fallimento si presentino subito.

Step 5 – Ricerche approfondite

A questo punto si può passare alla simulazione di come uno o più nomi vengono recepiti dal pubblico, in modo da evidenziare eventuali problemi legati a percezioni errate (ricordiamo che le percezioni derivano dal fatto che ognuno ha il suo background quindi la diversificazione a livello etnico, religioso e culturale è fondamentale). Solitamente questo step prevede sondaggi e focus group.

Step 6 – La scelta

Il punto precedente dovrebbe aver reso chiaramente quale nome viene recepito meglio o apprezzato maggiormente dal pubblico. Si può quindi procedere a formalizzare la scelta, registrando il nome scelto.

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