Anglicismi a confronto, italiano vs spagnolo 

Un confronto base tra le due lingue sull’utilizzo degli anglicismi, quanto sono accettati linguisticamente e socialmente e quanto influiscono sui rispettivi modi di parlare e scrivere. Scelte diverse con risultati diversi: scopriamoli insieme!

Molti termini stranieri entrano a far parte del nostro modo di comunicare così in fretta che non ci accorgiamo nemmeno di utilizzarli; entrano prepotentemente nel collettivo comune e si diffondono nel giro di pochi mesi o anni: “Dai ragazzi facciamoci un selfie! Quanto siamo cool!”. Altri, invece, fanno parte di un processo più duraturo e contemplato, arrivando, in alcuni casi, a sostituire vocaboli già esistenti, come il francesismo garage, al posto del sempre meno utilizzato e più formale autorimessa.

Queste importazioni, generalmente chiamate forestierismi (extranjerismos in spagnolo), provengono da diverse lingue e sono oramai presenti in tutti i settori: dall’informatica al trucco (make-up), dal marketing al lavoro.

Va da sé, come si può facilmente intuire, che l’inglese riesce ad ottenere il primato anche in questa particolare classifica, influenzando molto sia l’italiano che lo spagnolo, ma in modi completamente differenti.

Non è complicato, per chi mastica un po’ di español (castellano per i più pignoli), dedurre quanto diversamente abbiano reagito i parlanti e gli esperti linguisti di questi due idiomi di fronte all’invasione anglofona, sia per scelta coscienziosa e voluta, sia per senso collettivo comune. Ciò che in Italia è stato battezzato come “processo naturale”, in Spagna (così come in Francia) è stato portato su altri binari, evitando l’assedio totale.

A tal proposito, cercheremo insieme di fare il punto generale della situazione, con un confronto base tra le due lingue e qualche esempio che ci permetterà di cogliere le principali differenze.

Ma prima, qualche salutare definizione!

Forestierismo for dummies

La Treccani definisce molto chiaramente il significato del termine forestierismo, specificando due varianti in base al tipo:

Forestierismo– parola, locuzione o costrutto sintattico, introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera; sia nella forma originaria (anche esotismo) sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo (prestito). Quando parliamo di inglesismi (o anglicismi), ispanismi, francesismi ecc., intendiamo specificare il paese d’origine del termine.

Esistono poi diverse classificazioni, sia in italiano che in spagnolo, per i forestierismi; principalmente in base alla loro necessità e al loro adattamento, sulle quali è in corso un dibattito e che non staremo ad analizzare in questa sede. Per approfondire questi concetti vi rimandiamo QUI (RAE – Real Academia Española) per lo spagnolo e QUI (Treccani) per quanto riguarda l’italiano.

Italiano vs Spagnolo, due approcci differenti

– “Posso accedere ai miei social col tuo computer?”

Nel corso degli ultimi decenni, molti linguisti hanno espresso le loro preoccupazioni sull’eccessivo assorbimento e utilizzo di anglicismi all’interno lingua italiana, ma fino a poco tempo fa, ha sempre prevalso la corrente opposta, di chi riteneva che fosse un fenomeno sotto controllo e che non avrebbe potuto rappresentare un reale pericolo.

– “Andiamo a fare shopping, voglio qualcosa di trendy!”

Tuttavia, a riguardo, basta farsi un giro tra blog, riviste e articoli degli ultimi 10 anni per notare che la tendenza è cambiata; a volte, traspare addirittura l’intento di cominciare una vera e propria guerra contro gli anglicismi. L’Accademia della Crusca stessa ne ha richiesto più volte un freno, arrivando a bacchettare istituzioni importanti come il MIUR. Dunque, un fenomeno che non si limita a colpire il linguaggio colloquiale, ma anche quello formale e/o istituzionale; il che può, senza dubbio, rappresentare un reale pericolo.

Un esempio recente (e anche ironico): politici e media italiani che utilizzano il termine Recovery Fund, mentre l’Unione Europea, nelle sue comunicazioni ufficiali, lo intitola Fondo per la ripresa. Ne discute Licia Corbolante in questo articolo.

– “Passate le vacanze nel nostro resort all-inclusive!”

Come sostenuto da numerosi esperti e accademici: l’adozione di termini stranieri non è affatto un male: arricchiscono il nostro vocabolario, la nostra cultura e ci regalano alternative nella scrittura e nell’esposizione. Il problema vero sorge quando l’adozione si trasforma in un’invasione, che non incontra la benché minima resistenza. Una resistenza che, imbastita adesso, arriverebbe con colpevole ritardo.

– “Ricordati di comprare il blush e l’eyeliner!”

La situazione spagnola

– “¿Puedo entrar en mis redes sociales con tu ordenador?”

Abbiamo già accennato in precedenza che l’ambiente linguistico spagnolo si è comportato in maniera totalmente opposta negli ultimi decenni, nonostante, inizialmente, la via percorsa dalle due lingue fosse la stessa. Sulla scia dell’Académie française, l’obiettivo è stato (ed è quello) di trovare sempre, laddove fosse possibile, un equivalente in lingua spagnola ai cosiddetti extranjerismos, traducendoli o adattandone la grafia e la fonetica, a seconda dei casi.

– “¡Vayamos de compras, quiero algo de moda!”

Certo, anche all’interno del mondo ispanico sono emerse molte critiche negli ultimi tempi, soprattutto dalla RAE stessa, verso un modo di parlare dei giovani che incorpora sempre più parole ritenute inutili, come, per esempio, cool o happy, ma anche contro le pubblicità, accusate di utilizzare termini anglofoni, senza un senso logico, per attirare più clienti.

– “Me gustaría pasar las vacaciones en un complejo (vacacional) todo incluido.”

Niente a che fare, comunque, con la nostra situazione, che dovrebbe farci riflettere e capire che, a volte, prendere esempio dagli altri (in questo caso Spagna e Francia) non è un male, soprattutto quando ci rendiamo conto di avvicinarci ad un punto di non ritorno.

– “¡Acuérdate de comprar el rubor y el delineador!”

D’ora in poi, se ti passa per la testa qualche anglicismo, sappi che non stai facendo niente di male, ma prova prima a dare un’occhiata al Dizionario delle alternative agli anglicismi, scoprirai un mondo tutto nuovo!

Bibliografia

  1. Gabriel Valle / Studium, L’esempio della sorella minore. Sulla questione degli anglicismi. L’italiano e lo spagnolo a confronto 2013
  2. Treccani / Giunti T.V.P., Dizionario della Lingua Italiana 2017
  3. Real Academia Española Asociación de Academias de la Lengua Española, Diccionario panhispánico de dudas (versión electrónica) 2005
  4. Real Academia Española, Ortografía de la lengua española 2010

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