Imparare l’inglese con le serie Tv

i nostri 9 suggerimenti

Quando si cerca di imparare una lingua come l’inglese, una delle difficoltà maggiori che si incontrano è, di certo, quella di riuscire a migliorare il proprio livello di ascolto e comprensione orale. Rispetto all’italiano, infatti, la fonetica e la fonologia inglesi sono piuttosto differenti e assimilare i meccanismi che compongono le forme del parlato di questo idioma può risultare un’impresa ardua.

L’inglese, inoltre, è tra le lingue più varie al mondo; con accenti, pronuncia e lessico che variano in maniera più o meno netta, soprattutto geograficamente (ma anche socialmente). L’inglese britannico, per esempio, è molto diverso dall’inglese americano, così come dall’inglese australiano. 

Non solo, le differenze sono palesi anche all’interno del Regno Unito stesso: un inglese, a volte, non riesce a comprendere neppure uno scozzese o un irlandese. 

Se impiegato a dovere, un ottimo metodo per perfezionare il proprio ascolto è la visione di film e serie televisive in lingua originale. Attenzione però: come per qualsiasi aspetto, è importante partire dal basso, creando un percorso che vi permetta di non avere troppe difficoltà ed eviti di scoraggiarvi precocemente. 

Continuando con la lettura troverete 9 prodotti, dal più semplice al più avanzato, che vi permetteranno di migliorare la vostra comprensione orale (e non solo) dell’inglese.

Per i neofiti – per chi inizia adesso a imparare questa lingua – è consigliabile avviare questo percorso con i sottotitoli in italiano. Una volta raggiunto un livello linguistico adatto (ve ne accorgerete), potrete passare ai sottotitoli in inglese, appuntando parole ed espressioni che non conoscete, continuando a migliorare gradualmente.

Consiglio: non abbiate paura a rompere la barriera dei sottotitoli! Vi potrà sembrare un passo troppo grande da compiere, ma prima li eliminerete completamente, meglio sarà. Dopo le ovvie difficoltà iniziali, tutto risulterà in discesa e le vostre abilità cominceranno a migliorare a vista d’occhio.

Prima di cominciare

Non sempre, quando si consigliano film o serie televisive in lingua straniera, vengono considerati anche i cartoni animati. Ebbene, essendo pellicole pensate anche per bambini e ragazzi, questo tipo di prodotto è decisamente il migliore sulla piazza: i personaggi, il più delle volte, sono doppiati in modo piuttosto chiaro e riconoscibile, facilitando la comprensione; inoltre la visione risulta generalmente molto leggera. Per questo semplice motivo ne troverete diversi nella lista.

Ovviamente, come vedremo più avanti, non tutti i cartoni utilizzano un linguaggio semplice e una struttura poco impegnativa, soprattutto quando non sono rivolti ai più piccoli.

Detto questo, partiamo con la lista!

1. Shrek

L’orco più famoso del cinema! Shrek rientra sicuramente nella prima categoria di cartoni animati. Film leggero e divertente; una sua caratteristica particolare è l’incredibile varietà linguistica: ogni personaggio (o quasi) parla con un accento diverso: 

Il protagonista Shrek, doppiato da Mike Myers, presenta un leggero accento scozzese, che lo pone in netto contrasto con la sua nemesi, Lord Farquaad, dall’accento raffinato (cut-glass) tipico degli strati sociali più elevati. La mascotte Ciuchino, invece, è contraddistinta da una cadenza caratteristica del sud degli Stati Uniti ed è sicuramente il personaggio più complicato da seguire. 

Per farla breve, Shrek è perfetto per farsi un’idea generale delle diverse varietà dell’inglese contemporaneo e, al contempo, per cominciare questo percorso in maniera adatta.

Attualmente potete trovare vari film della serie Shrek anche su Netflix, Prime Video, Now TV e Infinity

2. Regular Show [8 Stagioni + 1 Film]

Regular Show è tra le serie animate più celebri e apprezzate del decennio scorso. Narra le avventure di Mordecai e Rigby, due animali antropomorfi in un mondo tanto colorato quanto folle. Inglese americano al 99%, dunque ottima per familiarizzare con quel tipo di accento. 

Il linguaggio utilizzato è decisamente semplice e chiaro, con molti elementi, termini ed espressioni della cultura giovanile statunitense. Regular Show presenta un vantaggio non da poco: gli episodi durano poco più di dieci minuti, permettendo anche più visioni senza rischiare di annoiarsi. 

Consiglio: guardate una puntata senza sottotitoli per lavorare sull’ascolto; ricominciate poi da capo inserendoli (in inglese), in modo da recepire tutto quello che avete lasciato indietro durante la prima visione.

3. Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro (Wallace & Gromit: The Curse of the Were-Rabbit)

Altro lungometraggio, altro cartone animato. Wallace & Gromit è un film d’animazione creato con la tecnica del passo uno (stop-motion). Racconta la storia di Wallace e il cane Gromit, duo impegnato nel ramo della disinfestazione (da conigli). 

Particolarmente adatto ad un pubblico giovanissimo, ma non solo; è un film semplice e piacevole, quasi interamente doppiato attraverso accenti particolarmente britannici. I dialoghi sono leggermente più complicati rispetto a Shrek, nonostante non presentino la caratteristica delle diverse varietà.

Piattaforme streaming: Netflix

4. Forrest Gump

Primo prodotto non-animato della lista, che ha segnato gli anni 90’. 

Forrest Gump è sia un capolavoro della storia del cinema, sia un personaggio adorato dalle masse. Indiscutibile dal punto di vista cinematografico, semplice dal punto di vista linguistico. Non presenta grandi difficoltà: le cadenze dei personaggi, pur variando dal sud al nord degli Stati Uniti, sono impiegate in maniera chiara e scandita.

La voce che racconta la storia è quella di Forrest (Tom Hanks), un personaggio fittizio ma credibile, che assiste ad alcuni degli avvenimenti più importanti della storia degli Stati Uniti dagli anni 50’ in poi. 

Essendo un uomo con capacità cognitive ridotte, il suo linguaggio è piuttosto semplice ed elementare, pari quasi a quello di un bambino. Questa caratteristica, unita alla leggerezza con cui viene narrata la storia, rende Forrest Gump facile da comprendere anche per i meno esperti.

Piattaforme Streaming: Netflix, Prime Video, Infinity

5. Rick and Morty [4 Stagioni]

Rick and Morty è sulla cresta dell’onda. Con solo quattro stagioni all’attivo, è entrata di prepotenza nell’olimpo delle serie animate. 

Spesso paragonata a Futurama, che consiglio allo stesso modo, ha conquistato i cuori di milioni di appassionati e della critica. Oltre al puro divertimento che la caratterizza, presenta diverse particolarità:

  • Vengono utilizzate numerose frasi idiomatiche (modi di dire) all’interno di un linguaggio molto colloquiale e volgarmente perfetto.
  • Praticamente ogni puntata vengono presentati nuovi personaggi, aggiungendo continuamente varietà.
  • Molte scene vengono anche improvvisate, rendendo i dialoghi molto naturali e credibili.

Tutto questo rende Rick and Morty un gradino intermedio obbligatorio, dal quale tutti dovrebbero passare prima di addentrarsi nei prodotti più avanzati.

Piattaforme streaming: Netflix

6. (The) Grand Budapest Hotel

Film del 2014 scritto e diretto da Wes Anderson, tra i maggiori registi del XX secolo, famoso per il suo stile tanto unico quanto pittoresco. 

Come Shrek, anche questa pellicola presenta una varietà di accenti, dal britannico all’americano. La difficoltà e abbastanza variabile: alcuni personaggi, come Monsier Gustave, vi sembreranno più difficili da capire a primo impatto, mentre altri saranno chiari fin da subito. 

Di certo non è consigliabile partire con questo tipo di prodotto, ma non è nemmeno tra i più difficoltosi, probabilmente grazie anche allo stile quasi teatrale di molte scene.

Consiglio: pressoché tutti i film di Wes Anderson presentano questo livello di difficoltà. Potete, dunque, guardarli senza problemi, scegliendo quelli che vi interessano maggiormente.

Piattaforme streaming: Now TV, Infinity

7. I figli degli uomini (Children of Men)

Altro lungometraggio prevalentemente britannico, diretto dal messicano Alfonso Cuarón (Gravity; Roma). Una storia quasi post-apocalittica, in un futuro pessimistico distrutto sia da eventi casuali, sia dall’uomo stesso. Non mancano violenza, politica e disparità sociali, queste ultime come tema centrale.

Né la natura del film né i dialoghi permettono un’assimilazione immediata. I personaggi variano molto: dal povero al ricco, dall’immigrato all’hippie, dalla resistenza all’esercito. La varietà preponderante è l’inglese britannico della classe media lavoratrice, che non sfocia quasi mai nella raffinatezza degli accenti più “alti”.

Sia per I figli degli uomini che per le prossime posizioni, si consiglia caldamente una doppia visione in linea con quella già accennata per Regular Show, a prescindere dalla durata dei prodotti.

Piattaforme streaming: Netflix, Prime Video, Infinity

8. Modern Family [11 Stagioni]

Chi non conosce Modern Family, la sitcom più guardata dell’ultimo decennio insieme a The Big Bang Theory? 

La serie descrive le vicissitudini di tre famiglie statunitensi legate da parentele e affetti. Un’esplosione continua di divertimento, che non vi concederà un attimo di tregua dalle risate. 

Non fatevi, però, ingannare dalla sua leggerezza: proprio questa qualità rende Modern Family non adatta a un pubblico alle prime armi. I personaggi dialogano in maniera piuttosto rapida e con toni di voce molto variabili, rendendo tutto alquanto realistico ma, allo stesso tempo, complicato da seguire. 

Se proprio non volete privarvi della visione in lingua originale, pur essendo ancora principianti, fatevi aiutare dai sottotitoli; potrete riprenderla in seguito senza, quando avrete acquisito maggiore familiarità e consapevolezza.

Piattaforme streaming: Netflix, Prime Video

9. Trainspotting

Questa pellicola britannica diretta da Danny Boyle e girata quasi interamente in Scozia è un cult del cinema. Racconta le storie di un gruppo di amici alle prese con droghe e problemi esistenziali, condite da umorismo nero e viaggi mentali. 

Ciò che fa piazzare il film all’ultimo posto di questa lista, è, per l’appunto, la Scozia. 

Tutti i personaggi dialogano tra loro e raccontano la vicenda con un accento scozzese più o meno marcato. Inoltre, vengono utilizzati termini, espressioni, insulti e imprecazioni tipici del paese, ben diversi da qualunque altra varietà dell’inglese. 

Ovviamente tutti questi elementi hanno il freno a mano leggermente tirato: utilizzare veri e profondi accenti scozzesi sarebbe stato un suicidio dal punto di vista del marketing e avrebbe richiesto persino l’inserimento dei sottotitoli.

Se avrete già visto Shrek, vi sarete fatti un’idea su questa cadenza particolare. Tuttavia, Trainspotting richiederà abilità superiori rispetto a quelle del film d’animazione.

Piattaforme streaming: Now TV

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